Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Una notte d'estate

249482
Anton Giulio Barrili 15 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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Una notte d'estate

. Là, sotto gli occhi di Arduina, che per veder meglio si era anche spenzolata un po' fuori dal davanzale, abbordò il senatore Bendinello, che in quel

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. Quell'altro rimase male, guardandolo, e non osando inseguirlo. Ma infine,le ultime parole del senatore non erano state troppo sdegnose; quel vecchio

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l'amico Bulbi ha una proposta da fare... - Sarà fatta; - conchiuse Gian Luca Balbi. Quel giorno, con grande maraviglia del Consiglietto, i due colleghi

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ridere, al magnifico uomo, che in quel momento solenne della sua vita di padre era più magnifico del solito. Ma per non tenere più oltre in berlina la

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. Come tutto rideva, davanti a lui, in quel punto! E così, involontariamente, come dianzi aveva guardato il ritratto della marchesa Arduina, guardò il

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ampiezza loro e dalla loro profondità lo splendore degli occhi; e su quel bianco rosato della carnagione di un fior diffuso di pesche sul ramo, non

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aveva detto, per una volta tanto stette saldo nei suoi propositi. Non cambiò più di casa; c'è ancora, in quel suo vecchio quartiere, dai vasti saloni

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esatto, quel tanto che gli era avanzato che ne cambiava spesso e volentieridella sua gente; ma non amava punto la casa; per modo Cambiava, cambiava, e

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domanda col pensiero, forse aggiungendovi la cooperazione del labbro; e ciò per effetto di quel caro «duale» che, morto colle lingue antiche, rivive

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i tre mesi,dacchè si era ridotto in quel nuovo quartiere. Aveva egli dunque l'assillo degli sgomberi? - Perché non me ne sono avveduto prima? - diceva

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robinia. E poi, sempre colla immaginazione, rientrava nel suo studio. Già, era a pian terreno, lo studio; tutte le stanze buone di quel pian terreno

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cuoca non avrebbe ardito introdurne in casa contro la volontà del padrone. Un sorcio? Non ne aveva veduti mai; e per sorcio, via, quel coso mobile che

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camere più del bisogno; a un altro ne mancano tre; quello ha la scala troppo povera, quell'altro troppo ricca. Sei come quel tale che andava dal calzolaio

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a stare nel vano di quella finestra, a guardare in quell'altra, donde gli apparve la figliuola di Bendinello Sauli. Tu la vedi ora dipinta in quel

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quel poco stillarono tutta l'acrimonia che avevano in corpo. Nè altri parlò, dei loro colleghi, per non dar appiglio a repliche dell'uno o dell'altro

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